Biomondo

L’intervento studiato basa la sua configurazione sui seguenti elementi di qualificazione ed identificazione:

  • creazione di un’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata e Integralmente Sostenibile (APEAIS), derivandola dalla APEA espressa dal Decreto Bassanini D.Lgs. n.112/98 applicato al recupero delle aree industriali, che consenta attraverso un Sistema di Gestione Ambientale di amministrare le acque, l’energia, i rifiuti, l’illuminazione, la mobilità interna, la sicurezza etc., abbassando i costi di esercizio con un’operatività a impatto zero. L’obbiettivo principale dell’APEA è quello di coniugare la sostenibilità dello sviluppo produttivo con la possibilità di migliorare la competitività delle imprese.
  • Inserimento di elementi di modificazione del paesaggio, dagli edifici, alla viabilità ai parcheggi, secondo una concezione spaziale architettonica derivata dal contesto, non solo territoriale e storico, ma anche relativo ai bisogni espressi e non, ai desideri, alla temporalità delle questioni presenti e future, all’ambiente e alla sostenibilità complessiva.

L’attuazione di un’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata consente il pieno controllo del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità integrale, in tutte le fasi del processo: dalla progettazione alla cantierizzazione dell’intervento, dalla produzione degli elementi costruttivi al loro assemblaggio in sito; dalla esecuzione dei parcheggi e della viabilità alla sistemazione degli spazi esterni; dalla gestione delle attività previste al monitoraggio nel tempo dei consumi energetici e idrici, alla raccolta differenziata dei rifiuti, al recupero delle acque meteoriche, per citare solo alcuni degli aspetti più significativi.

Le attività e gli spazi costruiti - La matrice di ispirazione dell’intero progetto è la sostenibilità integrale dei processi di insediamento, produzione e gestione in termini ambientali, di autosufficienza energetica, riduzione dei costi di manutenzione e operativi, filiera corta e biodinamica, alla ricerca dell’equilibrio con la natura e il luogo, con impatto zero. Entriamo così nel BioMondo dopo aver parcheggiato l’auto in uno dei parcheggi previsti o essere arrivati in bicicletta. Le biciclette si potranno posare negli apposito spazi, o si potrà entrare e percorrere le stradine e i viottoli direttamente con le due ruote. In corrispondenza dei parcheggi per il pubblico e dei principali ingressi da Ovest e da Est troviamo degli infopoint che ci informeranno sulle caratteristiche del centro, sulle sue produzioni e sulle attività che è possibile svolgere all’interno. Se vorremo già all’interno dei parcheggi potremo prendere dei carrelli, appositamente progettati per il giardino, che ci accompagneranno per l’intera visita: carrelli che avranno ruote grandi e gommate, saranno leggeri, potranno essere spinti o trascinati, avranno colori diversi e potranno anche essere agganciati alle biciclette. A questo punto la nostra visita ha inizio e potrà fin da subito prendere itinerari diversi. Chi inizia dall’ingresso a Est, dopo un breve tratto potrà entrare nella piazza centrale sui cui lati sono disposti gli edifici, frammenti di un percorso, pezzi del paesaggio, nel cui interno sono ospitate le attività. Questi spazi costruiti appaiono nella loro matericità costituita da tappeti erbosi, che partono dal terreno a salgono fino ad avvolgere parte delle coperture, pareti di legno e pietra, ampie vetrate ad indicare una trasparenza leggera tra i muri. La ripresa del contatto con la natura è una delle espressioni dell’architettura del progetto. Sul lato verso Nord troviamo gli opifici per la produzione di ceramiche artistiche, la salumeria, il birrificio, fino ad arrivare, percorrendo la piazza nella sua lunghezza, al caseificio con annessa una agrigelateria dove si potrà gustare la specialità del gelato artigianale biologico. Sul lato Sud della piazza, troveremo gli altri opifici ospitanti le attività artigianali, il panifico-pasticceria e l’edificio contenente la vendita dei prodotti agroalimentari con adiacente il ristorante. Nel grande edificio shop-ristorante è prevista un’area di accoglienza per il pubblico con banco di informazioni, dove troverà spazio anche un piccolo ufficio per la gestione del centro. Percorrendo la piazza si potrà vedere direttamente dentro gli ambienti attraverso grandi vetrate. Sarà possibile entrare, osservare le produzioni, annusare l’aria del luogo, in tranquillità, sostando e riposando sulle sedute progettate appositamente e, come gli edifici, anch’esse in sintonia con il paesaggio. Si sentirà un rumore: quello dell’acqua che taglia in mezzo la piazza; passa sotto le passerelle che uniscono i due lati al di là e al di qua del canale. Piccole ombrellature di verde e rastrelliere in legno creeranno ombre sulle sedute in modo da favorire l’incontro e la sosta. Il ristorante sarà un luogo di luce, di sapori e di contatto con la cultura della cucina e dei cibi della filiera corta, in pieno rispetto della salvaguardia della natura e della salute. Se si vorrà, dal ristorante si potrà passare direttamente all’area dello shopping, dove si troveranno tutti i prodotti del Garden Park, da quelli prodotti in loco a quelli esteri oltre al merchandising. Adiacente al ristorante, un grande spazio con funzione di cerniera, attimo di attesa e di sorprese, ci metterà nelle migliori condizioni per vedere in sequenza l’area coperta per eventi e la grande serra, gli spazi aperti degli orti verso Sud e i vivai a Nord. Potremmo fermarci, mangiare nell’ampio dehor del ristorante. L’area coperta di 2000 mq per spettacoli, mercatini e attività all’aperto non darà l’impressione di un tendone chiuso, buio e provvisorio, ma al contrario sarà continuità del percorso e parte di esso. La luce è l’elemento principale che per qualità e quantità permetterà di cogliere quest’ambiente come un’ombra sul terreno, ma protetto dalla pioggia e dal vento. Fuori dall’area coperta, l’ingresso alla Serra, tra pareti e coperture che si fondono nel verde e si raccordano alla terra, ci immette in uno spazio pieno di luce proveniente dalle riflessioni delle facce multi direzionali della copertura, trasparenti e leggere, che ci daranno la sensazione di essere in un habitat, che cambia, a seconda dell’allestimento e delle coltivazioni: non si avrà l’idea di essere in una serra agricola, ma la percezione sarà quella di vivere ambienti diversi che si susseguono lungo il percorso. Ci si potrà fermare ad assaporare le specialità del Garden Cafè, ed acquistare i prodotti delle serre, fiori, piante, frutta e verdura, oltre agli articoli florovivaistici, di arredo da esterno e complementi per la casa e il giardino. In corrispondenza dell’ingresso, sulla destra, troveremo un deposito attrezzi e gli spogliatoi per accedere agli orti e provare il piacere della raccolta di verdure fresche e quant’altro a disposizione per le necessità dei visitatori. Chi non vorrà seguire questo percorso, potrà partire dal parcheggio ad Est, verso il paese e, indirizzato dai pannelli di comunicazione e orientamento, accedere direttamente alla Serra o iniziare le attività all’aperto percorrendo uno dei vialetti interni che si diramano e si “perdono” tra orti, vivai, frutteti e aree boscate.

Le aree esterne - La cultura del vivere sano, in un rapporto rinnovato con la natura, con i luoghi aperti e con i tempi biologici, sono alla base di ogni azione e di ogni attività che si svolge al Garden Park. Questo modo di vivere e di sentire si può praticare con una giornata passata nell’area pic nic del garden, immersa tra prati e zone boscate, attrezzata, ma non troppo, dove è possibile rilassarsi, incontrare persone, guardare i propri bimbi che sperimentano giochi costruiti in legno con passerelle, percorsi, in totale sicurezza, farsi il barbecue nelle apposite aree e mangiare seduti ai tavoli dell’area. Chi vorrà visitare i vivai, i frutteti e tutto quanto viene coltivato all’aperto nel garden, potrà percorrere i vialetti e le stradine che entrano nei vari appezzamenti, con l’accompagnamento di una guida che illustrerà lavorazioni, colture e storie intorno al mondo del verde. Lungo tutti i percorsi saranno distribuite zone di sosta con panche, pannelli di orientamento e comunicazione, e aree dove si troveranno, a seconda dei periodi, esposizioni di land art di artisti nazionali ed internazionali. Le stesse aree, attrezzate di volta in volta, saranno in grado di ospitare corsi di giardinaggio e attività ludiche per grandi e piccoli guidate da animatori ed esperti. Nella zona più a Nord, verso l’area boscata, sono state previste le piscine/laghetto dove l’acqua diventa l’elemento principale dell’habitat. Gli stessi specchi d’acqua serviranno anche come bacini a cielo aperto di raccolta dell’acqua piovana e dell’acqua pompata dalle falde. Uno dei sistemi di fornitura energetica per la climatizzazione sarà appunto quello geotermico. Per questo motivo l’acqua captata dalle falde e raccolta dalle coperture degli edifici, opportunamente filtrata e immessa nei diversi circuiti impiantistici, sarà uno dei fluidi di input energetico e servirà per gli usi agricoli e di produzione, per poi chiudere il ciclo e reimmettersi nella roggia o nuovamente nel terreno. La percorrenza di tutta l’area, oltre che a piedi, sarà organizzata in modo agevole e sicuro per il pubblico più vasto: portatori di handicap, bambini, anziani con ridotte capacità visive, di udito o motorie. Si potrà viaggiare su piccoli mezzi alimentati ad energia elettrica, con un bilancio energetico coperto dall’energia fotovoltaica, che consentiranno l’accessibilità in tutte le direzioni. Molte sono le attività da fare nel Garden Park. Ci sarà un’area attrezzata per percorsi vita, con pannelli di istruzione e attrezzature fisse. Si potrà provare a salire su una torre panoramica, disposta sull’estremo lato Est verso il paese, dove si avrà un colpo d’occhio su tutto il complesso e sull’intorno a 360°. Si potrà visitare il polo tecnologico dove sono collocate le pompe di calore geotermiche e le caldaie a biomassa; si leggerà, attraverso pannelli informatori, il consumo energetico e la quantità di energia solare fotovoltaica captata in tempo reale e sarà illustrato tutto il funzionamento dell’intero insediamento.

Materiali e tecnologie del progetto e delle sistemazioni esterne  - Le principali caratteristiche del progetto in termini di materiali e tecnologie costruttive edilizie, di integrazione impiantistica e di allestimento del le aree esterne sono espresse nei seguenti punti:

  • sostenibilità ambientale di tutto l’intervento, in fase di costruzione e nell’arco di esercizio, espressa nella definizione dei materiali, dei sistemi costruttivi e delle tecnologie d’involucro, nelle logiche impiantistiche e di recupero delle risorse naturali per ridurre i consumi energetici e il fall-out ambientale e nell’utilizzo di fonti rinnovabili;
  • applicazione di sistemi costruttivi “a secco” per la costruzione, in particolare per i sistemi e sub-sistemi edilizi tecnologici ed ambientali, finalizzati al contenimento dei costi, alla rapidità e affidabilità della costruzione, al recupero e riciclaggio dei materiali, alla ridotta manutenzione nel tempo, alla flessibilità degli spazi interni. Il contenimento del consumo di risorse si attuerà adottando le seguenti misure:;
  • scelta di materiali per la costruzione con bassi consumi energetici per la loro produzione e per il trasporto e a zero emissioni;
  • riduzione dei consumi energetici per il riscaldamento ambientale attraverso l’equilibrio tra un forte isolamento termico e una adeguata massa edilizia termica, in un ottica ibrida di sistemi passivi e attivi. Guadagno solare ed effetto “serra” attraverso le facciate continue trasparenti e le coperture trasparenti dotate di sistemi di controllo e diffusione dell’illuminazione naturale. L’idea è quella di non limitarsi al solo risparmio energetico ma ottenere i livelli di comfort richiesti in ogni ambiente e in ogni tempo;
  • riduzione dei consumi energetici per il raffrescamento degli ambienti attraverso il controllo degli apporti solari con filtri e schermature e un sistema di ventilazione naturale;
  • pannelli solari per la produzione dell’acqua sanitaria ed il preriscaldo dell’acqua di riscaldamento;
  • pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Il progetto prevede la copertura degli edifici concepita come filtro per l’ingresso e il controllo dell’illuminazione naturale, con geometrie e schermature capaci di orientare e diffondere la luce, integrare elementi per la captazione solare quali collettori per il riscaldamento dell’acqua e pannelli fotovoltaici per l’energia elettrica. Il tetto degli edifici sarà un sistema passivo e attivo con elevate prestazioni che consentirà di ventilare in modo naturale gli ambienti sottostanti ad integrazione dell’impianto di ventilazione meccanica. Inoltre la copertura sarà parzialmente costituita da un tetto verde che si raccorderà con il terreno in modo che l’edificio diventi parte e materia dell’ambiente. I principali materiali che si useranno per strutture, chiusure e rivestimenti sono:;
  • il legno, nelle sue declinazioni strutturale (lamellare) e architettonico, per pareti, coperture, infissi e pavimentazioni;
  • la pietra, come elemento di rivestimento delle pareti e per le pavimentazioni;
  • il vetro e i pannelli di policarbonato alveolare per le chiusure verticali e orizzontali trasparenti;
  • i laterizi alveolari microporizzati per le murature degli edifici;
  • gli isolanti termici ed acustici: la fibra di legno; la fibra di poliestere, del tipo Ecozero, ottenuta dal riciclo di bottiglie in PET post-consumo provenienti dalla raccolta differenziata, selezionate, lavate e ridotte in scaglie. Le prestazioni ambientali di Ecozero sono certificate dal marchio internazionale EPD per la Dichiarazione Ambientale di Prodotto; la lana di legno mineralizzata con magnesite ad alta temperatura;
  • la terra e la vegetazione, per i tetti verdi, per le schermature e i giardini verticali, per il raccordo delle coperture con il terreno;
  • lo strato di tenuta all’acqua delle coperture opache sarà realizzato in rame, materiale che si inserisce bene nei colori del paesaggio e che garantisce durata ed efficienza di prestazioni nel tempo;
  • per la Serra sarà invece adottato un sistema costruttivo di pilastri e travi a sezione reticolare in acciaio zincato, per ridurre i costi e la manutenzione nel tempo, prefabbricati e poi montati a secco in opera, in modo da garantire, sicurezza e durabilità;
  • i vialetti e le strade interne in terra stabilizzata e ghiaia, consentiranno la viabilità sia carraia sia pedonale e garantiranno una totale permeabilità, così come i moduli in polipropilene riciclabile su fondo erboso o con ghiaia per i parcheggi;
  • i percorsi esterni protetti, tra gli edifici alternati a quelli in legno, saranno invece costituiti da elementi in legno e plastica riciclata, permeabili all’acqua, con elevate caratteristiche di eco compatibilità, antiscivolo e robustezza, con inserti componenti il sistema Loges di orientamento per gli ipovedenti;
  • in generale l’arredo e le attrezzature delle aree esterne sarà realizzato in legno con un disegno contemporaneo e funzionale ai diversi usi.
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Bioparco

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