Sala del Consiglio Comunale e Ufficio Postale a Piscina (TO)
L’area all’interno del centro del Comune di Piscina, cittadina di circa 4.000 abitanti della Provincia di Torino, è stata oggetto di una radicale trasformazione e riqualificazione di carattere ambientale e funzionale relativa alla nuova destinazione dei fabbricati esistenti (ex asilo infantile ed ex Ospedale Borletti) a nuova sede municipale.
L’Amministrazione ha deciso di destinare l’edificio ottocentesco denominato “ex Ospedale Borletti” alla nuova Sala del Consiglio Comunale, agli uffici del corpo dei Vigili Urbani, alla biblioteca comunale e all’Ufficio Postale.
L’idea che la bellezza architettonica della città stia anche nel susseguirsi dei suoi spazi e nella continua scoperta dei luoghi, è stata uno dei pensieri seguiti nella concettualizzazione dell’architettura dell’intervento, fatta di elementi diversi mediati con l’esistente e con la tradizione locale, che si differenziano nelle forme, nei materiali e nei colori sui lati dell’edificio, rompendo ogni accenno di continuità o ripetitività dei moduli, ma cercando nuove viste e sensazioni nel percorso attorno all’edificio.
L’edificio oggetto dell’intervento di ristrutturazione, in grave stato di conservazione, era costituito schematicamente da due corpi di fabbrica accostati disposti su due piani fuori terra e non presentava particolari pregi sotto il profilo storico-architettonico. Il fabbricato prima dell’intervento era destinato ad alloggi popolari dati in uso dal Comune e trasferiti in altro edificio.
Il progetto del primo corpo di fabbrica prevede al piano terreno la localizzazione degli uffici per i Vigili Urbani e nella restante parte la Direzione e l’Archivio dell’Ufficio Postale. Al primo piano fuori terra è stata collocata la biblioteca comunale.
L’area del secondo corpo di fabbrica è stata destinata alla costruzione di un nuovo elemento architettonico che ospita al piano terreno l’Ufficio Postale ed al primo piano la nuova Sala Consigliare.
L’accesso alla biblioteca e alla Sala Consigliare al primo piano avviene attraverso l’inserimento di un elemento di raccordo, di nuova costruzione, che ospita una scala elicoidale ed un ascensore per consentire l’accesso ai disabili.
Considerato l’orientamento del fabbricato con uno dei fronti longitudinali esposto verso Sud, si è deciso di minimizzare l’impatto ambientale della nuova Sala del Consiglio realizzando una vetrata a guadagno solare diretto, schermata con palette frangisole orientabili elettricamente per proteggere l’interno dalla radiazione solare ed evitare fenomeni di surriscaldamento nella stagione estiva.
Le coperture dei tetti, a padiglione, sono in coppi su orditure lignee di nuova costruzione ad esclusione del tetto piano della Sala Consigliare. Per quest’ultimo è stato previsto un sistema costruttivo completamente “a secco” costituito da una struttura principale in travi di legno lamellare, un’orditura secondaria in pannelli autoportanti di legno prefabbricati e una copertura in lastre di lamiera metallica con profilo grecato.